MATRIX

Matrix.
Il potere dell'Economia reale contro quella illusoria.
 
Per l'incontro del 17 Aprile 2012  ho scelto un titolo altamente emblematico, tratto da un avvincente film: Matrix. Ovvero: come l'uso ingannevole dell'informazione distoglie l'attenzione dai problemi reali, creando un mondo illusorio e deformante. L'informazione controllata, o meglio: la disinformazione pilotata, ci fa percepire che il periodo critico è stato superato. Realtà illusoria. Ciò che ci viene nascosto, attraverso la deviazione dell'attenzione sulla spettacolarizzazione delle tragedie, è il naufragio del sistema banca. La realtà è un'altra: la crisi non è superata perché sono le Banche Centrali che aiutano alcuni Stati Europei salvandoli dal rischio di default. Prendo come metafora la tragedia del Concordia: perché 4000 persone con il salvagente sono rimaste calme mentre la nave imbarcava acqua e il capitano Schettino aveva già abbandonato la nave? Perché credevano di essere in una buona organizzazione e di essere al sicuro. Anche in questo caso la realtà era un'altra: Schettino era già sugli scogli. La nave era inclinata proprio come il mondo di oggi.
 
Forse non ce ne siamo accorti ma continuiamo a comprare il 5% delle banche che emettono obbligazioni proprie per salvarsi dal fallimento patrimoniale per poi fare le proprie scelte di gestione private e magari andare contro uno scoglio. I capitali non sono affidati ai migliori gestori al mondo la cui professione è quella di generare rendimento ma il sistema banca, purtroppo, agisce ancora con i vecchi personalismi, facendo (illusoriamente) credere di fare un favore e rendere onore ad un cognome di famiglia ormai conosciuto e stimato. L'impreparazione e la disinformazione producono danno.

Non si possono consigliare investimenti senza sapere prima a che cosa serve il denaro da investire, qual è lo stile di vita dell'investitore, quale il suo futuro, i suoi obiettivi, i suoi progetti, le sue spese. Cosa farebbe un bravo medico specialista con il suo paziente? Prima di fare una corretta diagnosi avrebbe bisogno di avere un'anamnesi, ricostruendo la storia clinica del paziente in modo da poter somministrare la cura più giusta ed efficace. Una risposta non può essere valida per tutti a priori.  Allora qual'è la soluzione? Non c'è una banca migliore di un'altra ma, come spesso accade per tanti problemi, la soluzione migliore è già nascosta dentro di noi. Forse serve solo qualcuno che ci aiuti a tirarla fuori. Magari sostenendoci nel saper adottare un nuovo comportamento, secondo un'ottica che miri alla responsabilità e all'aderenza al reale e non su un entusiasmo irresponsabile verso una realtà illusoria.

Negli ultimi 20 anni il rendimento finanziario e immobiliare troppo elevato rispetto a quello reale ha portato a tassi d'interesse negativi e noi oggi dobbiamo cambiare comportamento in maniera consapevole. Considero i miei clienti prima di tutto come persone, ognuno con la sua unicità e la sua dignità. È offensivo ridurre un individuo ad un numero percentuale senza rischio. Il mio ruolo è quello di trovare insieme alle persone le soluzioni a loro più adatte, dialogando in maniera costruttiva e cercando di capire insieme la reale situazione personale. Spero di essere riuscito anche durante questo incontro ad indirizzarvi verso una realtà più obiettiva e non edulcorata dall'informazione asservita all'interesse  di un sistema bancario spesso corrotto.

Sarò lieto, come sempre, di continuare il dialogo in questo salotto virtuale. Scrivetemi cosa pensate ed esponete pure i vostri dubbi . Risponderò a tutte le vostre richieste di chiarimenti e avrò piacere di scambiare con voi pareri e opinioni.