Le 3 principali differenze tra Banca e Consulente Finanziario?

La prima differenza è essenzialmente nel rapporto lavorativo. Il Bancario è dipendente di una struttura. Le banche da sempre sono un insieme di dipendenti che riferiscono a strutture di livello superiore. Questa forma gerarchica va anti sino al vertice della Banca: l’amministratore delegato, il quale, a sua volta, è spesso legato a correnti politiche. Il promotore finanziario, che opera con una propria partita iva, è assolutamente artefice dei suoi successi o fallimenti. Nel momento in cui il promotore perde la fiducia di un solo cliente, il suo intero lavoro ne risulta compromesso. Il rischio concreto è quello di perdere la fiducia nei confronti di tutti i risparmiatori da lui gestiti.

La seconda differenza sostanziale è nel numero di clienti gestiti. Il promotore finanziario non può gestire migliaia di clienti, come è consuetudine in una filiale bancaria. Nel mio caso, ho al massimo 250 clienti che, tradotti in nuclei familiari, risultano molto inferiori. Sono clienti a cui devo trasmettere dignità ma son anche persone da cui devo ricevere un medesimo trattamento nei confronti della mia professione. Devo dedicare loro tutto il tempo necessario per gestire accuratamente i loro risparmi.

La terza differenza tra le due figure, Banca e Promotore, riassume i punti precedenti. Il bancario a differenza del promotore ha uno stipendio fisso. Questo vuol dire che se decide di fare un’operazione rischiosa non vede modificato il suo stipendio a fine mese. La differenza sostanziale è dunque anche la capacità di sopportare pressioni e responsabilità. Questo determina due diverse tipologie di approccio al lavoro. Il dipendente non ha dunque stimoli nell’aggiornarsi professionalmente per essere al passo con i tempi, tantomeno sente la necessità di lavorare oltre l’orario d’ufficio per seguire al meglio i clienti che gestisce. Tutti questi sono aspetti che, nel caso del promotore finanziario, rappresentano un aspetto importante della sua professionalità.