Come e quando valutare il nostro investimento? 3 fasi importanti.

Il momento principale in cui valutare un nostro investimento è “ex-ante” ossia prima di farlo. Valutare innanzitutto quale obbiettivo o esigenza personale si va ad esaudire con questo investimento. Questa è la prima fase. 

Durante il periodo in cui immobilizzo il mio capitale, la seconda fase, e porto avanti il mio investimento non deve esistere nessun tipo di valutazione. Se il mio investimento ha una durata di 10 anni per raggiungere il traguardo di risparmiare soldi per mandare i figli all’università, non deve esistere nessuna crisi, nessuna notizia che mi faccia cambiare idea sul mio investimento. Se così facessi sarei una banderuola al vento. In quei 10 anni, se ho costruito bene il mio investimento, non mi faccio condizionare da niente e da nessuno.

La Terza fase è “ex.post”. In questa fase la mia valutazione è sempre meno importante che “ex-ante”. Posso infatti avere guadagnato più o meno del previsto, l’importante è avere raggiunto degli obbiettivi.

Se il mio obbiettivo 10 anni prima era di “mettere via del denaro per far studiare i miei figli” e sono riuscito, da 50.000 euro che volevo mettere via, a raggiungere 65mila euro per i loro studi vuol dire che ho raggiunto i miei obbiettivi. Potevo arrivare a 70 o a 55mila ma l’importante è essere stato essere stato in grado di mettere denaro da parte e in quei 10 anni di investimento non avere commesso errori nella valutazione intermedia. Vi faccio un esempio: se io compro una casa (ci vivo, ci dormo, ci gioco con i miei figli, ci mangio) per 10 anni mi preoccuperò mai se questa va su o giù di valore? No perché è funzionale alla mia vita.

Allo stesso modo il mio investimento che è funzionale alla mia vita non deve essere valutato in continuazione, nell’arco dei 10 anni di investimento, sulla base di notizie urlate dal mercato.