L'oscillazione dei mercati finanziari ad inizio 2016. Un'analisi

Tutti noi abbiamo brindato alla fine del 2015 convinti che il 2016 sarebbe stato un anno caratterizzato da una minor volatilità.

Al contrario di quello che si pensava, il 2016 è iniziato con un Gennaio molto, molto volatile. Questo non era assolutamente prevedibile ma, questa volatilità, non deve essere assolutamente un dramma. I Mercati Finanziari infatti oscillano, e lo fanno proprio per loro stessa natura. Si è sempre alla disperata ricerca di un motivo concreto dietro a queste oscillazioni. Nella fattispecie l'oscillazione di Gennaio è stata dettata principalmente da un pessimismo diffuso che ha portato ad innescare un meccanismo di vendite a catena. Se uno volesse andare più a fondo nella ricerca e cercare delle motivazioni razionali allora si potrebbe incolpare un prezzo del petrolio molto basso che comunque è rientrato poi altrettanto velocemente nel mese di Febbraio.

Altro dato oggettivo potrebbe essere stata la Cina. Analizziamo prima di tutto ciò che è successo negli anni passati. La Cina ha inflazionato i mercati mondiali con beni di consumo a basso prezzo. Le aziende di manodopera si sono dunque delocalizzate in Cina. Contemporaneamente la stessa Cina ha iniziato a comperare debito pubblico Americano in dollari. Tutto questo ha rappresentato un perdita di democrazia dei mercati che, ogni tanto, ha bisogno delle sue oscillazioni e dei suoi scossoni per riequilibrarsi.

Il fatto innegabile è che i mercati abbiano bisogno di oscillare.

Devono essere lasciati oscillare liberamente poiché questa è la naturale evoluzione dei mercati finanziari.