Il pericolo di investire in Cina o in paesi emergenti

Il “pericolo di investire” è un concetto che andrebbe ribaltato per essere capito a fondo.
Il pericolo di investire non esiste.
Prendiamo per esempio il mercato cinese o un qualsiasi mercato altamente speculativo.
Il rischio, supponendo di aver costruito un buon portafoglio, è in funzione del tempo, ossia della durata del mio investimento.
Supponiamo di lasciare fermo il portafoglio per 20/30 anni.
In questo caso non esiste alcun tipo di rischio.
Supponiamo di controllare lo stesso portafoglio dopo pochi giorni o pochi mesi.
In questo caso si potrebbe correre il rischio di vedere il capitale dimezzato (o anche moltiplicato).
Il rischio è dunque in funzione del Tempo. Il Tempo sfortunatamente è una variabile che non viene mai presa in considerazione dalle notizie dei giornali e telegiornali.
Ogni giorno, infatti, i telegiornali ci bombardano con notizie assolutamente fuorvianti.
A pranzo ci comunicano che il mercato segna un +5 (da notare che la borsa americana deve ancora aprire). A cena ci comunicano che il mercato ha segno negativo invece.
Capire il senso di queste notizie risulta molto difficile.
Il tempo è una variabile fondamentale nei nostri investimenti e non viene mai presa in considerazione.

Una seconda considerazione da fare è la coerenza tra un dato investimento e le nostre reali esigenze di investimento.
Mi spiego meglio.
Se il nostro investimento è frutto di idee non chiare il pericolo sarà sempre in agguato.
E' sufficiente allora una notizia qualunque (negativa o positiva) per farci cambiare idea. Tutto questo dipende dal fatto che noi stessi non abbiamo un'idea ben precisa del motivo per cui abbiamo fatto quel tipo di investimento.
Nel momento in cui abbiamo un obbiettivo ben preciso invece, una convinzione, è difficile che una  notizia sia in grado di farci cambiare idea. Non sarò facilmente influenzabile né dal mercato, né dal promotore finanziario e tantomeno dal mio compagno di spogliatoio.
Magari coronerò quel mio obbiettivo percorrendo una strada tortuosa ma questo è un principio che vale sia negli investimenti che nella vita quanto nello sport.

Il rischio di un investimento, il più delle volte, è un rischio percepito e non coincide con il rischio reale. Tanto più alta è la nostra percezione di rischio quanto meno si è convinti dell'investimento effettuato. In questa maniera si rischia di essere facilmente influenzabili dall'esterno.
E' un periodo storico, infatti, in cui la sicurezza la si cerca sempre più all'esterno piuttosto che dentro di noi.
Nello sport tutto questo è molto chiaro. Gli sportivi si allenano e vincono perché sono forti “dentro”. Si allenano alla fatica, si allenano a superare il momento di crisi. Non esiste condizione esterna in grado di far loro perdere una gara. Sarebbe come dire che un campione vince con il sole e perde con la pioggia. Quale senso ci sarebbe  dietro ad estenuanti allenamenti se poi il giorno della gara è prevista pioggia?
Tornando al campo degli investimenti finanziari, il pericolo di investire non esiste mai se uno si allena a capire veramente le ragioni per cui ha effettuato quel dato investimento.