NONO SALOTTO: SPORT, BUSINESS, VITA

In questo salotto analizziamo l’analogia tra lo sport e la capacità di fare.

La convinzione sia nello sport che nel fare le cose fa la differenza: è il novantacinque per cento del risultato, di vita, di lavoro o rendita finale. Tutto dipende dal nostro comportamento.

Possiamo avere anche tanto talento ma se non abbiamo la convinzione, la tenacia allora il risultato sarà scarso.

La cultura di oggi non aiuta perché è diffusa una cultura dell’alibi, che permette di creare un’abitudine in cui si ha tutto e subito, senza allenamento, senza troppo sforzo, in cui ci si sente frustrati se non si vince subito.

Invece bisogna capire i fenomeni che ci circondano e affrontare delle scelte anche se non si è preparati, siamo attaccati a vecchi comportamenti in cui tutto era garantito: dobbiamo allenare la nostra mentalità ai cambiamenti.

Gli sportivi di alto livello riescono a vincere e ad arrivare primi grazie alla loro testa e alla loro caparbietà e convinzione e ci danno un grande esempio di come allenare la nostra capacità di resistere allo stress, alle crisi che fanno parte del gioco e quindi gestire meglio i cambiamenti. Solo così riusciremo ad ottenere buoni risultato ed è così nello sport, come nel mercato finanziario, negli investimenti.

Non si può avere tutto e subito ma bisogna allenarsi ad avere pazienza, a capire qual è il momento giusto per investire, senza cercare un rendimento immediato e senza spaventarsi dell’imprevisto.

Ci sono fattori esterni e fattori interni (la testa, la capacità di non lamentarsi) che possiamo controllare ed allenare. Nel momento di sofferenza chi ci tira fuori dai guai è la testa. Nel denaro è uguale.

Bisogna anche farsi aiutare da persone competenti e professionali: nella vita si può essere bravi, ma senza aiuto competente si vince una gara ma non le olimpiadi.

Il fai da te, compra il noto.

Per adattarsi ai cambiamenti bisogna allenarsi e trovare metodi di allenamento diversi. Non c’è una banca o un investimento migliore: noi dobbiamo essere migliori dei risparmiatori comuni: serve una reale diagnosi di quello che sta succedendo.

La mia mentalità coi clienti è proprio questa: quella di prendere decisioni secondo le diverse esigenze di vita, diverse da un numero percentuale.